Testimonianza di Mons. Fusi-Pecci

Lo animava il senso della missione e noi ci chiediamo quale sia stata la missione dell’intera vita di Medi.

 

Egli è stato un esempio vivente e propugnatore chiarissimo dell’armonia che regna tra la scienza e la fede, un’armonia che diventa in lui testimonianza di carità e di servizio, intelligente, competente, generoso, trasparente alla comunità ecclesiale e civile.

Enrico Medi ha sempre avuto presenti le sofferenze e le tante necessità della gente e si occupa anche delle donne, per cui chiede, in un emendamento del 1947, gli stessi diritti e retribuzioni dell’uomo e garanzie per la maternità. Come sostiene il vescovo emerito di Senigallia, monsignor Odo Fusi Pecci, Medi era ed è “di riferimento per quanti oggi desiderano impegnarsi in un cammino di fede all’interno della storia che essi vivono nella loro quotidianità personale, professionale, familiare e sociale”.

 

O Signore,
noi ti ringraziamo per i doni di bontà e di grazia che hai effuso in Enrico Medi.

Affettuoso padre di famiglia, insigne cultore di scienza, ardente di amore all’Eucarestia e alla Madonna,
ha testimoniato la sua fede in Dio nel mondo della cultura e ha comunicato largamente al popolo cristiano
la sua gioia nel magnificare le opere della Creazione.

Nei giovani alimentò la speranza, servì generosamente i poveri, partecipò responsabilmente alla vita civile e sociale della comunità.

Ti chiediamo che siano riconosciute le sue virtù a lode della Tua gloria, a nostro esempio e sostegno nelle alterne vicende quotidiane.

Per i meriti di Cristo Crocefisso e Risorto.

Questa preghiera è stata composta nel 1995 da Mons. Odo Fusi Pecci, allora vescovo di Senigallia, in occasione dell’introduzione della Causa di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Prof. Enrico Medi.