Il ricordo della figlia Emanuela Medi

Parlare di mio padre non è facile. Mi si chiede sempre come era Enrico Medi in casa. Onestamente non era molto  presente impegnato come era su tanti fronti, ma mia madre ci ricordava che lui con le sue grandi doti aveva il dovere di dare agli altri: Dio gli aveva dato grandi doni  e noi dovevamo esserne fiere.

 

Allora , amo riferire un momento unico e irripetibile, papà era molto malato e gli restava poco da vivere.
Una notte, ero seduta accanto al suo letto e lo sentii piangere “Signore ho tanti dolori e tanta paura. Cosa succederà a queste ragazze tutte adolescenti e  alla cara Enrica così giovane: te le affido

Non era il grande scienziato, l’uomo di fede,il politico, l’oratore, Era un uomo che  soffriva, aveva paura di morire, di lasciare noi tutte giovani. Si voltò verso di me e cercò il mio abbraccio, l’abbraccio di una figlia. Mio padre lo avevo incontrato.

 

Emanuela Medi