Cristo Re Misericordioso

Discorso pronuciato dal Prof. Enrico Medi. (Collevalenza 1968)

 

In nome del Padre, del Figlio, del Divino Spirito e di Te, dolce Regina e Madre Nostra, che dall’alto dei cieli e camminando su questa terra, in questo momento sorridi con noi dinanzi alla verde e santa Umbria da questo Tabernacolo del Signore che con gioia, con fede e con speranza apre le braccia sopra la nostra italica terra.

Guardando laggiù lontano, dietro a quella nebbia, a quei monti la grande Roma, Madre dei popoli, è un arco di gioia e di fede, di preghiera, di gaudio, di estasi, direi, che ci unisce in questo momento là al centro della fede, in momenti in cui, Eminenza Reverendissima, o Sacerdoti, e tu o Madre Speranza, in un momento in cui il mondo è smarrito, impazzito, senza idee o con idee errate, senza amore e con furibondi desideri, senza opera e con violenza di guerra e di morte, va cercando la vita e la pace.

E Tu, o Signore Misericordioso, apri le braccia inchiodate sulla croce del tuo amore, affinché le genti, da oriente e da occidente a Te ritornino in un canto di dedizione e di riposo. Cosa vuol dire, Signore, che vuol dire o Madre Speranza, questa parola strana, un po’ difficile a capirsi nell’epoca nostra, AMORE MISERICORDIOSO?

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CRISTO RE AMORE MISERICORDIOSO COLLEVALENZA 1968



Il prof. Enrico Medi e sua moglie Enrica Zanini incontrano Madre Speranza a Collevalenza