Saluto di Riccardo Piccioni, Sindaco di Belvedere Ostrense

Enrico Medi e Belvedere: momenti felici della sua infanzia trascorsi nella quiete e nelle certezze di una vita vita familiare serena e fortemente cristiana.

 

Enrico Medi amava le Marche, le sue dolci colline, l’aria di campagna, l’azzurro del Mare Adriatico e la gente semplice, laboriosa, priva di malizie e per questo  dal cuore generoso e sincero. E’ vero che erano esattori dello Stato Pontificio- diceva Medi- ma la parsimonia marchigiana( a casa nostra, ricorda il sindaco di Medi , la carta si stirava non si buttava) non era disgiunta da un forte senso di carità. Medi, durante la guerra si trasferì a Belvedere con la moglie  e le figlie piccolissime (Maria Grazia, la quarta nacque a Belvedere) prodigandosi per la popolazione anche a rischio della sua vita quando si offrì al posto di alcuni cittadini che stavano per essere fucilato dai tedeschi.

Palermo, cattedra di Geofisica, inizia la rombante vita politica. Costituente nel 46, terzo eletto nella Sicilia Occidentale,  trascina le folle non parando di voti, ma di stelle, atomi per finire con la sua seconda sposa la Madonna.  Incanta i giovani, “ Guai – diceva- a deluderli, bisogna dare loro fiducia e rispetto”. Anche da grande, le rare volte che ormai veniva a Belvedere, la gente sempre si stringeva a lui: una parola gentile, un momento di conforto, una arrabbiatura perché non si doveva toccare niente. Abbiamo nel cimitero la tomba di famiglia, visitatissima: c’è chi lascia una busta, chi un disegno, un biglietto e sicuramente  in tanti  semplicemente pregano. La preghiera, ma di questi ne parlerà Don Davide Barazzoni..

Missionario in terra, beato speriamo tutti in cielo, della notte sulla luna ne ho un ricordo vivissimo” Ma chi  è quell’uomo che parla meglio delle nostre macchine” chiedevano da Houston a Ruggero Orlando corrispondete per la RAI.

E’ Enrico Medi, già da allora l’UOMO DELLA LUNA ma lui aveva fatto ben altro!